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Il Phubbing nelle relazioni

phubbing

Quando abbiamo bisogno di una parola nuova per descrivere qualcosa significa che il fenomeno osservato è ampio, sentito e si ha il bisogno di categorizzarlo e renderlo riconoscibile ed individuabile da tutti.

La parola Phubbing assolve esattamente questo compito. Nasce nel 2012 dall’associazione delle parole inglesi “phone” e “snubbing” e descrive il modo in cui le persone più o meno spontaneamente si concentrano sui propri smartphone a discapito della compagnia delle persone di fronte a loro.

Phubbing significa quindi snobbare qualcuno a favore del proprio telefono.

Paradossale è il fatto che generalmente chi compie Phobbing è impegnato a sua volta a comunicare (digitalmente) con qualcuno attraverso i social network o i messaggi.

Come può il Phubbing infierire sulle nostre relazioni?

Il bisogno di affetto e amore è uno dei punti cardine di ogni relazione. Sensazioni favorevoli ed il senso di soddisfacimento in questo senso sono fattori predittivi positivi di una buona unione relazionale. Il modo migliore per soddisfare questi bisogni è sicuramente veicolato dal trascorrere del tempo di qualità con le persone a noi care, dedicandogli le nostre attenzioni senza interferenze.

Il Phubbing si insinua proprio in questa fondamentale componente relazionale. Ricerche dimostrano infatti come l’utilizzo del telefono riduca significativamente le interazioni faccia a faccia, rendendo gli scambi comunicativi più superficiali. La presenza di uno smartphone durante una conversazione produce un sentimento negativo nei confronti dell’interazione.

Se il fenomeno si ripete può danneggiare le relazioni anche perché in concomitanza al deteriorarsi degli scambi comunicativi significativi tra i partner si aggiungono le liti legate all’aumento dell’utilizzo del telefono.

Phubbing e crescita dei figli

Se il fenomeno del Phubbing ha effetti devastanti sulle relazioni di coppia e su quelle amicali, la catastrofe emotiva avviene quando questo si esercita a discapito della prole. 

Sempre maggiori sono i casi dove i genitori alla disperata ricerca di qualche minuto di decompressione ricercano il telefono e i social per distrarsi.

Gli effetti peggiori del Phubbing infatti sono subiti dai destinatari dello stesso che, vivono un senso di inadeguatezza e vedono il loro bisogno fondamentale di “essere visti” ed “essere importanti” ripetutamente disatteso.

Non dobbiamo sottovalutare infatti che il senso principe dell’attenzione è la vista, ed è attraverso l’interazione visiva che passa il 90% di ciò che comunichiamo; tenere lo sguardo fisso su uno schermo, anche se con le orecchie prestiamo attenzione a qualcuno, non produce assolutamente gli effetti di uno scambio comunicativo Vis-à-vis.

Parole conclusive sul Phubbing

Dopo i bisogni primari di nutrizione e sicurezza, il bisogno di avere interazioni sociali positive con gli altri è sicuramente il più importante.

E’ importante capire che quella sensazione di disagio che provata quando qualcuno guarda il telefono alla lunga può minare la qualità della relazione e che, viceversa, rifugiarsi nel telefono per ricercare interazioni sociali più “facili” e per sfuggire da contesti reali più complessi è solo all’apparenza una soluzione vincente. La qualità delle relazioni reali e vissute hanno un valore imparagonabile a centinaio di interazioni online.

Chotpitayasunondh, V., & Douglas, K. M. (2018). The effects of “phubbing” on social interaction. Journal of Applied Social Psychology, 48, 304-316
Vanden Abeele, M. M., Antheunis, M. L., & Schouten, A. P. (2016). The effect of mobile messaging during a conversation on impression formation and interaction quality. Computers in Human Behavior, 62, 562-569


Dr.ssa Erika Almadori

Specializzanda psicoterapeuta in Terapia Breve Strategica. Svolgo attività di psicologa a Terni e online. Offro un consulto psicologico volto a risolvere il problema con il minor tempo possibile.